Rolf Vrolijik, progettista di Alinghi, si dichiara sopreso nello scoprire carene, chiglie e bulbi così differenti tra loro. Qualcuno ha cercato lo yacht ‘all round’ per avere delle buone prestazioni in tutte le situazioni meteo; altri, soprattutto quelli con due barche, hanno optato per scelte più radicali, che avvantaggiano lo scafo solo in determinate condizioni di vento e di mare. Abbiamo visto bulbi lunghi e sottili, pensati per mare calmo e bulbi panciuti e corti, più adatti a navigare con onda formata. Può essere interessante notare che la nuova Luna Rossa ITA 94 presenta uno scafo abbastanza dritto, squadrato, molto diverso dal resto della flotta.
“Le appendici sono abbastanza standard. Adesso ci si concentra sugli scafi che sono sempre più stretti; noi abbiamo pensato ad una barca per la bolina e per questo non abbiamo una classica sezione a U”, ha commentato Claudio Maletto designer di Luna Rossa Challenge che ha poi aggiunto: “Abbiamo una barca che definirei estrema. Lo avevamo già detto al tempo del varo e ora la confermerei come una delle barche più estreme della flotta, con le fiancate molto verticali e il fondo molto piatto, risultato del lavoro fatto negli ultimi tre anni.
Terminato l’unveiling, c’è stata la conferenza stampa con i ‘senior’ designer dei 12 team. La conferenza è stata particolarmente affollata di giornalisti che hanno chiesto spiegazioni sulle configurazioni degli yacht; i progettisti, che non si sono certamente risparmiati nelle risposte, si sono però limitati a tracciare le linee generali della loro filosofia. I dettagli e, soprattutto, le mosse future, rimangono segreti...